Pubblicato il 23.04.2018

Cosa è l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona e cosa fa?

Il nome di questo Ente purtroppo non aiuta a comprendere l’attività di questo organismo.
Cominciamo col dire che l’Ufficio d’Ambito si occupa di SERVIZIO IDRICO INTEGRATO, costituito, per Legge, dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
Ma, attenzione! L’Ufficio d’Ambito NON è il Gestore cioè il soggetto che porta l’acqua ai rubinetti di casa e che realizza acquedotti e fognature.
L’Ufficio d’Ambito ha, invece, compiti di pianificazione, regolazione e controllo a livello locale, completando così la regolazione a livello nazionale, svolta dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Il che significa che l’Ufficio d’Ambito:
Pianifica; ossia prevede quando, come e con quali risorse far realizzare dal Gestore del servizio idrico gli interventi di acquedotto, fognatura e depurazione necessari a dare un servizio efficace ed efficiente ai cittadini nel rispetto delle normative vigenti in materia;
Regola: ossia tutela, nell'interesse pubblico sociale, economico ed ambientale, sia gli interessi del sistema imprenditoriale (il Gestore del servizio idrico) sia quelli dei consumatori (il cittadino/utente) assicurando al sistema l'osservanza di regole di correttezza riconoscibili ed accettate, in modo da garantire un equilibrio di rapporti e di diritti tra il Gestore del servizio idrico ed i cittadini/utenti (ad esempio, stabilisce la Tariffa del servizio idrico che verrà poi applicata dal Gestore);
Controlla: ossia controlla l’operato del Gestore del servizio idrico (ad esempio, la realizzazione degli interventi pianificati nei tempi e nei modi e con le risorse stabilite, la verifica della corretta applicazione della Tariffa, ecc.)
Questi compiti sono poco “visibili” da parte del cittadino/utente, in quanto, ovviamente, l’interlocutore privilegiato per l’utente è il Gestore (al quale il cittadino riconosce la cosiddetta “bolletta dell’acqua”), ma non per questo sono compiti di secondaria importanza.

… ma, allora, chi gestisce il servizio idrico, ossia chi è il Gestore?

Abbiamo detto che l’Ufficio d’Ambito si occupa di acqua potabile ma che NON è il Gestore del servizio idrico (il soggetto che porta l’acqua ai rubinetti e che realizza le opere).
Il servizio idrico, invece, viene svolto da un altro soggetto; il Gestore, appunto.
Il Gestore, precedentemente conosciuto sotto vari nomi in base al Comune considerato (PADANIA ACQUE, AEM, SCS, APES, ASM, ASPM, GISI), si è, già a partire dall’anno 2013, aggregato in un’unica società Padania Acque Spa, riconosciuto, dalla data del 10 ottobre 2014 (firma del contratto con cui l’Ufficio d’Ambito le ha affidato il Servizio Idrico), quale Gestore Unico: un unico Gestore che organizza il servizio sull’intero territorio provinciale.
L’Ufficio d’Ambito svolge quindi, e svolgerà ancora di più in futuro, una funzione di “regolatore” in assenza di concorrenza nel mercato del servizio idrico (che per propria natura è un servizio a “scala locale” ed in regime di monopolio), con l’obiettivo di assicurare la tutela del consumatore nei confronti del Gestore monopolista (quindi senza che vi sia, per il cittadino/utente la possibilità di scegliere tra diversi operatori, come ad esempio nei casi dei servizi di telefonia o di energia elettrica).
L’Ufficio d’Ambito definisce, quindi, i livelli e gli standard di qualità del servizio idrico integrato in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale (l’Ambito… appunto) in modo adeguato alle necessità del cliente finale: l’utente/cittadino.
In altre parole l’Ufficio d’Ambito assicura che le risorse (la Tariffa, “bolletta dell’acqua” pagata dall’utente/cittadino) sono state ben investite, gli obiettivi raggiunti, il livello di qualità del servizio garantito.
Ricapitolando… l’Ufficio d’Ambito definisce degli obiettivi e ne controlla la realizzazione assicurando la tutela del consumatore, mentre il Gestore Unico organizza il servizio, attua gli obiettivi, riscuote la Tariffa.

 


conosciamo meglio l’Ufficio d’Ambito…

L’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona è una Azienda Speciale - Ente strumentale della Provincia di Cremona - tramite la quale la Provincia di Cremona esercita quelle funzioni di “Governo locale in materia di Servizio Idrico Integrato”, ossia le funzioni di INDIRIZZO, VIGILANZA, PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO IDRICO, proprie della Pubblica Amministrazione. L’Ufficio d’Ambito è, quindi,“l’erede” dell’ex A.ATO (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale), Ente che, in Regione Lombardia, è stato soppresso.

Sono organi dell’Azienda Speciale “Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona”:

  • Il Presidente;
  • Il Consiglio di Amministrazione;
  • Il Direttore.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri, incluso il Presidente.
Il Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione sono nominati dal Presidente della Provincia nel rispetto della normativa vigente. Tre membri del Consiglio di Amministrazione sono indicati dalla Conferenza dei Comuni in rappresentanza dei Sindaci dei Comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale (territorio coincidente con la provincia di Cremona), uno in rappresentanza dei Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, uno in rappresentanza dei Comuni con popolazione compresa tra i 3.000 e i 15.000 abitanti, uno in rappresentanza dei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione rimangono in carica per il periodo di vigenza del mandato del Presidente della Provincia che li ha nominati e, comunque, fino all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione.
L’Ufficio d’Ambito è dotato di una propria struttura organizzativa con uffici amministrativi e tecnici.

 


... e approfondiamo il suo operato:

La normativa vigente conferisce all’ Ufficio d’Ambito compiti delicati e complessi, che possono essere così individuati:

pianificazione: effettua la ricognizione di strutture ed impianti; approva il programma degli interventi (Piano d’Ambito) inteso come strumento di attuazione delle scelte strategiche dell’Ambito. Il Piano d’Ambito si articola in : 1) analisi dello stato attuale dei servizi e degli impianti; 2) definizione dei livelli di servizio e della evoluzione della domanda; 3) strategia e progetti futuri; 4) piano finanziario (investimenti e risorse); 5) modello gestionale e organizzativo; 6) quadro tariffario; 7) verifiche periodiche;
affidamento del Servizio Idrico: individua il nuovo Gestore e gli affida il Servizio. Un apposito contratto di servizio stabilisce e disciplina i rapporti tra Ufficio d’Ambito e Gestore;
regolazione: detta norme per il corretto funzionamento della gestione del Servizio Idrico Integrato;
controllo: controlla il Servizio e l’attività del Gestore al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi ed i livelli di qualità previsti dal Piano d’Ambito; valuta l’andamento economico e finanziario della gestione e definisce il complesso delle attività necessarie a verificare la corretta e puntuale attuazione del Piano; assicura la corretta applicazione delle tariffe. A regime, l’attività di controllo e vigilanza sul gestore da parte dell’Ufficio d’Ambito si realizza anche attraverso:

  • il controllo dei livelli di servizio
  • il controllo delle tariffe
  • il controllo degli investimenti
  • l’attività di supporto al consumatore
  • la revisione periodica del Piano e della tariffa per l’adeguamento a eventuali mutate condizioni.

L’attività dell’Ufficio d’Ambito mira quindi ad assicurare i servizi al maggior numero di utenti con sicurezza ed efficienza, e a garantire al settore ricavi adeguati, impedendo la formazione di profitti monopolistici.
Un altro compito dell’Ufficio d’Ambito è la definizione annuale della Tariffa (la “bolletta dell’acqua”) sulla base delle regole stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La Tariffa stabilita dall’Ufficio d’Ambito deve assicurare la copertura dei costi gestionali di esercizio del servizio idrico, ma anche permettere di sostenere gli investimenti (le opere di acquedotto, fognatura e depurazione) e garantire quindi ammortamento e costi finanziari dei capitali investiti. La Tariffa elaborata dall’Ufficio d’Ambito e poi approvata dalla Provincia previo parere della Conferenza dei Comuni viene poi applicata dal Gestore e modulata per tipo di uso e scaglioni di consumo.
Un altro obiettivo dell’Ufficio d’Ambito, è pertanto quello di vigilare affinché gli incrementi tariffari si traducano nell’erogazione di un servizio sempre migliore a favore del cittadino/utente in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.
Il cittadino/utente, normalmente più attento alla salubrità dell’acqua che arriva in casa, ed un po’ meno all’uso dell’acqua e al fatto che utilizzarla significa inquinarla, potrà e dovrà sensibilizzarsi in merito al risparmio della risorsa acqua, in modo da ottenere il duplice obiettivo di una “bolletta dell’acqua più leggera” e della difesa dell’ambiente.
L’Ufficio d’Ambito è, inoltre, l’Ente deputato al rilascio delle Autorizzazioni allo scarico di acque reflue “industriali” in pubblica fognatura ossia degli scarichi provenienti da insediamenti produttivi.

 


dunque… “Chi fa che cosa” nell’organizzazione del Servizio Idrico Integrato a “normativa vigente”

La normativa vigente prevede il riordino dei servizi idrici e “l’industrializzazione del sistema”, stabilendo una netta separazione di ruoli tra l’attività di indirizzo e controllo e quella più propriamente gestionale. Più precisamente essa prevede la riorganizzazione dei servizi idrici mediante la costituzione di Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) mirati al superamento della frammentazione gestionale esistente attraverso l’integrazione territoriale (definizione di bacini d’utenza di dimensione ottimale) e l’integrazione funzionale delle diverse attività del ciclo idrico (acquedotto - fognatura - depurazione). Sintetizzando, si può affermare che le quattro domande fondamentali per l’organizzazione del Servizio Idrico (in Regione Lombardia) sono le seguenti:

chi detta le regole generali? Lo Stato e la Regione, che approvano Leggi sulla base delle competenze stabilite dalla Costituzione e nel rispetto delle direttive UE, nonchè l’ Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che dal 2011 svolge il ruolo di Regolatore Nazionale anche in materia di Servizio Idrico;

chi organizza il Servizio a livello di Ambito Territoriale Ottimale (ossia localmente)? L’Ufficio d’Ambito, Ente strumentale della Provincia, che detta le regole “locali”;

chi gestisce il Servizio? Uno soggetto di tipo industriale, con rapporto contrattuale ben definito (contratto di servizio con l’Ufficio d’Ambito);

chi sostiene i costi del Servizio? Il cittadino/utente, tramite la tariffa dell’acqua, che remunera costi d’esercizio ed investimenti realizzati (le nuove opere e le manutenzioni degli acquedotti, delle fognature e dei depuratori…).

 


Notizie ed eventi

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Con Delibera n. 31 del 27 novembre 2024 il Consiglio Provinciale ha approvato le linee di indirizzo per l’anno 2025 per l'Ufficio d'Ambito della Provincia di Cremona.

Pubblicato il 02.10.2024

Piano d’Ambito. Nuova formulazione del Programma degli Interventi e del Piano Economico-Finanziario conseguenti alla predisposizione tariffaria ex Deliberazione ARERA n. 639/2023

Approvazione del Consiglio Provinciale con Delibera n. 17 del 23 settembre 2024.

Pubblicato il 26.12.2023

Bilancio economico di previsione 2024, del piano programma delle attivita' e del bilancio pluriennale 2024-2026


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